Letture: ... - Escursioni a Roma - RM
dove: | vicus caprarius |
data: | sabato 16 settembre 2017, dalle 15:00 alle 00:00 |
intrattenimenti: | |
info sul luogo: | |
Qui trovi maggiori informazioni su questo evento |
Organizzazione: | Tuscola |
Referente: | Non definito |
E-mail: | Contatta il referente |
Telefono: | 371.1423882 |
Tipologia itinerario: archeologia, architettura;
Inizio visita: 15.00, la visita comprende l'ingresso nell'area archeologica di Via del Nazareno e nel Vicus Caprarius;
Termine visita: 16.45;
Appuntamento: ore 15.00 in Via del Nazareno 9/a, 00187, Roma; la visita terminerà in Vicolo del Puttarello 25 (zona Fontana di Trevi) per una lunghezza di 300 metri totali.
In caso di maltempo la visita si svolgerà ugualmente.
Costo visita: 12 euro tutto compreso: contributo associazione e doppio ticket aree archeologiche);
Ricordiamo che per partecipare alle nostre attività è necessario essere soci dell'associazione (contestualmente al primo incontro).
Modalità di prenotazione: inviare una mail a visite@tuscola.it o un sms al 371.1423882 indicando il numero dei partecipanti, i dati anagrafici di ognuno e un recapito telefonico. I posti sono limitati.
Sesto in ordine di tempo, l’Acquedotto Vergine venne inaugurato da Marco Vipsanio Agrippa per alimentare le sue terme nel rinnovato assetto urbanistico del Campo Marzio augusteo e, ad oggi, è l’unico tra gli acquedotti romani ad essere ancora funzionante. Lungo via del Nazareno, avremo modo di ammirarne uno dei tratti più importanti, dove si conservano tre arcate in blocchi di travertino risalenti all’epoca dell’imperatore Claudio, poi, addentrandoci nel cuore del rione Trevi, a pochi metri dall’omonima fontana, scopriremo e una serie di strutture sotterranee di inestimabile valore: è il sito del Vicus Caprarius, che venne alla luce solo nel 1999 e la cui storia si estende dalla prima età imperiale fino al XIII sec d.C.
Durante gli scavi è stato messo in luce un complesso edilizio di età imperiale, che attraversa diverse fasi, e un articolato sistema per la raccolta delle acque, da cui il nome di "Città dell'acqua". Completando la visita al piccolo Antiquarium allestito all'interno, avremo modo di capire come questo sito sia un esempio eccezionale di "archeologia urbana", ovvero della città che si sviluppa e cresce sulle tracce del proprio passato, affondando le radici nella Roma imperiale, attraversando l'età medievale e arrivando infine ai nostri giorni.