CAMERA MUSICALE ROMANA
LUOGO ART EVENT
Bioparco di Roma
CRM project
Presentano
“ENCORES, da J. S. Bach a E. Morricone”
musiche di J. S. Bach, F. Chopin, E. W. Elgar, R. Leoncavallo, J. Brahms, E. Granados, G. Fauré, A. Weissenberg, N. Rota, A. Piazzolla, E. Morricone
Sala dei Lecci del Bioparco di Roma
domenica 23 marzo ore 18:30
Esegue:
Mauro Businelli, violoncello
Stefano Giardino, pianoforte
“Encores” dal francese “encore” termine usato nei salotti ottocenteschi per invitare l’esecutore o gli esecutori a concedersi un’altra volta al pubblico con un pezzo breve usato come “bis”.
La concezione del “encore” ha sempre affascinato sia il pubblico che gli artisti stessi. Il grande direttore Sir Thomas Beecham li chiamava “lolli-pops” (lecca-lecca), durante una delle sue inestimabili ed indimenticabili lezioni-concerto ha spiegato cosa significassero per lui. La sua teoria era che, sia per l’artista che per il pubblico, la grande tensione emotiva accumulata durante un bel concerto doveva trovare una sorta di sbocco, una sorta di “costruzione” calmante per così dire, verso un livello emotivo più vicino a quello della vita di tutti i giorni; ha paragonato i bis a una medicina delicata che avrebbe aiutato a ridurre l’eccessiva emotività. L’origine della parola stessa è piuttosto divertente poiché gli italiani e i francesi, ed esempio, usano il latino “bis” (due volte) gli spagnoli hanno la parola “propinas”, una parola che stranamente significa anche “tip” (mance), in modo che suoni come se questo fosse per l’artista un modo molto affascinante e colto di darà una “mancia” al suo pubblico; per quanto gli inglesi, hanno preso in prestito la parola “encore” (di nuovo) dai loro vicini francesi. La teoria di Beecham ora sembra essere stata adottata universalmente. I Bis sono davvero un modo per creare, in un’atmosfera più leggera, meno tesa e più serena, il proprio divertimento musicale. Ogni ascoltatore può ora sognare ciò che vorrebbe sentire e, se attraverso qualche miracolo di telepatia, i musicisti scegliessero il pezzo stesso a cui il pubblico ha pensato, il pubblico può immaginare che sia stato scelto appositamente per lui.
Questo è così vero che, con infinita dolcezza, affetto, gioia e talvolta ingenuità, molti di noi prima o poi sono stati tentati di credere che questo o quel bis sia stato eseguito per il nostre benessere speciale. Il concerto di oggi vuole essere un atto d’amore di condivisione degli esecutori verso il pubblico, è un viaggio musicale attraverso i secoli e gli stati d’animo, dal più luminoso al più fugace, dal più solido al più arioso, dal più classico al più romantico, fino ai nostri giorni.
Da questa premessa è nato questo programma, questo viaggio musicale che, da Bach a Morricone, ci vuole quindi condurre, attraverso brani sia in duo che solistici, famosi o rarità, come l’Albumblatt di Alexis Weissenberg, composto nel 1940 a soli dieci anni, o la Serenata di Ruggero Leoncavallo, in un momento di
serenità e pace, di cui , forse, mai come oggi abbiamo tutti molto bisogno.
Programma
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Preludio in Mi b min. n°8 BWV853
dal I° libro del Clavicembalo ben temperato
Prélude in Sol magg. BWV1007
dalla I^ Suite per violoncello solo
Arioso dalla Cantata BWV156
per violoncello e pianoforte
Frederic Chopin (1810-1849)
Notturno op.27 n°1 in Do# min.per pianoforte
Edward William Elgar (1857-1934)
Salut d’Amour op.12 per violoncello e pianoforte
Ruggero Leoncavallo (1857-1919)
Sérénade per violoncello e pianoforte
Johann Sebastian Bach
Sarabanda BWV1007 dalla I^ Suite per violoncello solo
Johannes Brahms (1833-1897)
Intermezzo op.116 n.6 in Mi magg. per pianoforte
Enrique Granados (1867-1916)
Madrigal in La min. per violoncello e pianoforte
Danza spagnola n°5 in Mi min. per pianoforte
Gabriel Fauré (1845-1924)
Elégie op.24 in Do min. per violoncello e pianoforte
Johann Sebastian Bach
Minuetto I e II BWV1007 dalla I^ Suite per violoncello solo
Alexis Weissenberg (1929-2012)
Albumblatt in Mi min. (1940) per pianoforte
Nino Rota (1911-1979)
“Love Theme” da Romeo e Giulietta per violoncello e pianoforte
Astor Piazzolla (1921-1992)
Ave Maria per violoncello e pianoforte
Ennio Morricone (1928-2020)
“Playing Love” dalla Leggenda del Pianista sull’Oceano
per violoncello e pianoforte
A cura di A.P.S. Camera Musicale Romana
Direttore Artistico: Elvira Maria Iannuzzi
in collaborazione con Fondazione Bioparco di Roma, “Luogo Arte Accademia Musicale” e CMR Project
Indicazioni per raggiungerci:
Sala dei Lecci – Bioparco di Roma
Tram: n° 19 – fermata ‘Bioparco’ – Bus: n° 3, 52, 53, 926, 217, 360, 910*
Metropolitana: linea rossa, stazione ‘Flaminio’ e ‘Spagna’
Chi viene in macchina può usufruire dell’ampio parcheggio lungo il viale del giardino zoologico n.1
La prenotazione è vivamente consigliata
Per Informazioni e prenotazioni:
+ 39 3334571245 – cameramusicaleromana@gmail.com
www.cameramusicaleromana.it
BIGLIETTERIA IN LOCO
I biglietti si acquistano esclusivamente in loco al botteghino allestito dall’organizzazione e aperto al
pubblico a partire da 90 minuti prima di ogni evento fino all’inizio delle performance.
COSTI BIGLIETTI
Intero € 18,00. – Ridotto € 12,00 (riservato ai soci, ai minori di anni 18, agli over 65 e agli studenti universitari e di conservatorio)