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Comune di Cori
Via della Libertà, 36
4010 - Cori (LT)
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Descrizione:
Cori è l'antica città di Cora che il mito vuole fondata in un periodo tra il II ed il III millennio a.C. Tralasciando il mito, le prime fonti storiche annoverano Cora tra le più antiche dei Prisci Latini, l'originario nucleo di popoli di stirpe latina organizzati in una federazione di stati sovrani. Nell'anno 642 a.C. (fonte: Dionigi di Alicarnasso) il Re Tullo Ostilio, dopo la distruzione di Alba Longa, chiese la sottomissione delle città Latine. A tale pretesa la Lega Latina rispose con la guerra. La coalizione venne guidata da Anco Publicio di Cora. Allo scioglimento della Lega Latina e la sottomissione a Roma delle singole città che la componevano, Cora ottenne la condizione di città federata, ovvero di stato alleato, che mantenne fino alla riforma generale amministrativa dell'Italia attuata da Roma dopo la guerra civile. Negli anni 340-338 a.C. partecipò alla guerra Latina al fianco di Roma contro Privernum e Fundi subendo devastazioni dalle forze guidate dal fondano Vitruvio Vacco (fonte: Livio). Nel 218-201 a.C. partecipò, sempre al fianco di Roma, alle guerre puniche (fonti: Silio Italico e Livio). All'inizio del I secolo a.C. con l'acquisizione della cittadinanza romana e l'erezione a municipium Cora venne attribuita alla tribù Papiria. Successivamente fu coinvolta nella guerra tra Mario e Silla (90-88 a.C.). Pochi i riferimenti storici della città durante il periodo imperiale. Durante i secoli dell'Alto Medioevo Cori subì una profonda decadenza. Le prime notizie storiche della città si ritrovano nel 1114 quando papa Pasquale II concede la protezione papale al cenobio della SS. Trinità de Cora, insediamento benedettino che sorgeva sui monti di Cori (pochi resti sono tuttora visibile sul monte della Badia). Nel 1211 papa Innocenzo III infeudò Cori in concessione revocabile a Pietro Annibaldi. Dopo la morte dell'Annibaldi, Cori tornò sotto la sovranità pontificia (1234) e venne dichiarata castellania inalienabile da papa Gregorio IX.