Domenica 11 febbraio, h 10.00
Sant'Ivo alla Sapienza, quando il genio di Borromini conquistò l'infinito
Visita guidata
La visita sarà condotta da: Catherine Velly, storica dell'arte in possesso dell'abilitazione di guida turistica della Provincia di Roma.
Accoglienza e registrazioni: da 30’ prima, Corso del Rinascimento 40 (presso il cortile di Sant'Ivo alla Sapienza).
Durata: circa 2 ore.
Contributo associativo per partecipare alla visita guidata:
Adulti: €10
Ragazzi (14-17 anni) €6
Bambini (6-13 anni) €3
Bambini (0-5 anni) gratis
+ eventuale auricolare.
*Nel caso in cui i gruppi superassero i 15 iscritti, sarà nostra cura prenotare per voi l'utilizzo di un auricolare per rendere l'ascolto della nostra guida piacevole e rilassante. Il costo dell'auricolare è di euro 2.
Sconto: €1 di sconto per ciascun partecipante (bambini e adulti).
Per ottenere lo sconto dovrete specificare al momento della prenotazione il nome del portale in cui avete letto di questa visita.
Prenotazioni (consigliate ENTRO IL GIORNO PRIMA): via mail a romaelazioxte@gmail.com o inviando un SMS (se si prenota nelle 24 ore che precedono l’evento) al 3395757256, 3494687967. INDICANDO: data e titolo della visita, nome e cognome di chi effettua la prenotazione, numero dei partecipanti (specificando l'età di eventuali bambini), numero di cellulare e indirizzo mail.
*La prenotazione è indispensabile per ricevere conferma e per essere ricontattati in caso di variazioni.
Descrizione:
Nel 1642 Borromini consegnò il progetto della chiesa che doveva sorgere all’interno del complesso universitario della Sapienza, ed affacciarsi sul cortile disegnato da Giacomo della Porta. Borromini aveva progettato un organismo a pianta centrale dalla geometria complessa, che riusciva bene ad inserirsi nello spazio limitato rimasto a sua disposizione. Da questi vincoli egli aveva tratto un’occasione di grande libertà per creare una struttura architettonica avanguardistica e fantasiosa, ma il suo progetto rimase lettera morta per più di dieci anni.
Nei fatti, papa Urbano VIII (Maffeo Barberini), aveva accordato piena fiducia all’artista, stima condivisa anche dal nipote del pontefice, il celebre cardinale Francesco. Che cosa era successo, allora?
Oscure trame di potere, contrarie ai Barberini, investirono il lavoro dell’architetto, ostacolando la costruzione di questa chiesa, una tra le più “simboliche” ed “esoteriche” di Roma. I lavori fortunatamente ripresero intorno al 1655 sotto l’impulso di Alessandro VII (Fabio Chigi) che consacrò la chiesa nel 1660, ma molti dei misteri legati alla sua costruzione rimango tali, anche in virtù del fatto che questa chiesa è aperta solo per un paio d’ore la settimana. Visitarla è un privilegio che non è toccato a molti, non fatevelo scappare!