Dopo l’apertura al pubblico dell’area archeologica del Ninfeo di Q. Mutius, avvenuta lo scorso 20 ottobre, il Comune di Segni, con il suo Museo archeologico Comunale, ha organizzato un ciclo di incontri dedicati ai ninfei di età repubblicana, per inquadrare lo straordinario monumento conservato a Segni nel più ampio problema dell’origine del tipo architettonico e decorativo. Questi incontri avranno come relatori i massimi esperti delle singole tematiche proposte, e ci condurranno in un viaggio che, dall’oriente ellenistico, passando per altri centri del Lazio quali Palestrina e Tivoli, tornerà a Segni per tirare le conclusioni sul ruolo che la creazione firmata dall’”archistar” Q. Mutius ebbe nella codificazione di un tipo architettonico, quello del Ninfeo a camera decorato con mosaico rustico, che trova probabilmente a Segni la sua prima compiuta attestazione.
La conferenza sarà aperta dai saluti di Piero Cascioli, Sindaco della Città di Segni, di Quirino Briganti, Presidente della Compagnia dei Lepini e da Albino Ruberti, Capo Ufficio di Gabinetto Presidente Regione Lazio. L’incontro avrà come protagonisti Sandra Gatti e Fausto Zevi, e ci porterà a Palestrina, con gli incredibili esempi qui realizzati nel corso del II secolo a.C. e, con Fausto Zevi, nell’intero Lazio e nei meccanismi economici, storici, politici e sociali che portarono alla fioritura del Lazio in quell’irripetibile momento di creatività che fu il tardo ellenismo. Dopo la conferenza, ci sarà una visita guidata al Ninfeo, dove si potranno discutere, con il relatore e gli altri intervenuti, i singoli aspetti dello straordinario monumento legati al tema trattato.