Castel di Tora (RI) apre le porte e propone il suo famoso polentone – 1 marzo
Di buone polente ce ne sono tante, ma il polentone è uno solo! Unico e inimitabile, il piatto che ha reso nota Castel di Tora in tutta Italia si offrirà all’assaggio dei visitatori il primo marzo. I 40 giorni che conducono alla Pasqua, d’altronde, si aprono con il racconto delle tentazioni: lo sanno bene nello splendido borgo sulle rive del Lago del Turano dove, da tempo immemorabile, la prima domenica di Quaresima viene celebrata con un peccato di gola a cui è difficile resistere. In questo angolo incontaminato del Lazio, il piatto povero della tradizione contadina è una vera e propria istituzione, una ricetta ricca di sapori e di storia che proprio in questa edizione festeggia i 100 anni di vita.
E così, come avviene dal lontano 1920, le cuoche del posto prepareranno il prelibato sugo di magro con il quale verrà condita questa specialità. Il primo marzo a mezzogiorno, all’interno di un’ampia struttura al coperto, inizierà la distribuzione del famoso polentone; Intrattenimenti folcloristici e musicali allieteranno l’intera giornata e i visitatori potranno anche curiosare fra gli stand dei prodotti agro-alimentari e di artigianato, fra i vicoli di uno dei centri più caratteristici della provincia di Rieti.
Castel di Tora è uno dei 22 paesi che compongono l’Associazione Culturale dei “Polentari d’Italia”, uniti dalla stessa voglia di riscoprire le tradizioni e confrontarsi attraverso questo piatto; da alcuni anni il “Polentone di Castel di Tora” ha ormai varcato i confini regionali e sempre più spesso la Pro Loco viene invitata in altri paesi per offrire la degustazione di questa specialità.
A Castel di Tora è possibile passeggiare passando sotto la torre esagonale medievale dell’XI Secolo, adiacente al Palazzo Scuderini, e poi su per i vicoli che conducono a piazzette ben tenute e curate; e ancora scoprire mura e torrette trasformate in case e ancora archi, scalinate, grotte e cantine scavate nella roccia, fra splendidi scorci e panorami mozzafiato. Arroccato a due passi dal Lago del Turano e considerato uno dei borghi più belli d’Italia, fino al 1864 il paese si chiamava Castelvecchio, poi si decise di legare il suo nome a Tora, antico insediamento sabino nel quale avvenne – nel 250 d.C. – il martirio di Santa Anatolia: a lei è dedicato un santuario, che si erge su una collina a poca distanza dall’abitato.
Info:
Data – 1 marzo
Località – Castel di Tora - Rieti
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