Sabato 26 Febbraio 2022 il Gruppo Astrofili CDS-Hipparcos in collaborazione con il Dipartimento di Scienze di Roma Tre e con il Comune di Rocca di Cave organizza una giornata ricca di eventi, dedicata al ciclo di appuntamenti dal titolo: “Il cielo del Solstizio d’Inverno e le feste della Luce nei miti e nelle tradizioni del Natale, dell’Epifania, della Candelora”.
15:00 - 17:00
Escursione alla scogliera corallina cretacica di Rocca di Cave, Monumento Naturale della Regione Lazio, “Attraverso 100 milioni di anni”.
In un percorso di circa 1 km, lungo la via Genazzano, si trovano numerosi affioramenti fossiliferi che risalgono al periodo Cretacico (circa 90 milioni di anni fa). Si tratta di resti di molluschi, spugne, coralli, appartenenti a specie in gran parte estinte alla fine del Mesozoico (65 milioni di anni fa). Una guida esperta, con l'aiuto di disegni e schemi, consente ai visitatori il riconoscimento dei fossili e dell'antico ambiente marino, insieme all’osservazione delle forme carsiche del territorio.
17:30 - 19:00
Planetario spettacolo dedicato alle Costellazioni e pianeti del giorno. Approfondimento “Il ciclo dei mesi: le attività degli uomini secondo le stagioni e l’armonia della sfera celeste, negli affreschi della Basilica dei SS. Quattro Coronati in Roma”.
L’attenzione delle più antiche culture ai mutamenti stagionali e a tutti i segni celesti connessi al ciclo delle stagioni risale alla preistoria. I cosiddetti calendari naturali sono stati tramandati dalle pitture e incisioni rupestri del Neolitico, dalle prime testimonianze scritte sulle tavolette babilonesi, dai cosiddetti parapegmi letterari greci e romani, da Esiodo a Democrito a Ovidio. Anche nel medioevo sculture, cicli di bassorilievi e pitture hanno continuato a fornire descrizioni sulle attività nel corso dei mesi e delle stagioni. Uno straordinario ciclo di affreschi del XII secolo è stato casualmente rinvenuto nel 1996 a Roma, nell’Aula Gotica del complesso della basilica dei SS. Quattro Coronati al Celio. L’opera, attribuibile alla bottega del cosiddetto “Terzo Maestro di Anagni” o alla scuola di Jacopo Torriti, si sviluppa in tre registri pittorici, lungo il perimetro e sulle due volte a sesto acuto dell’aula. Quello centrale è dedicato ai dodici mesi dell’anno, mentre le rappresentazioni della volta, in gran parte andate perdute, erano dedicate alle costellazioni. Alcuni affreschi dedicati all’antico culto di Mithra sono enigmatici. L’allineamento astronomico dell’aula verso nordest consente l’orientamento corretto degli affreschi. I temi rappresentati e il contenuto delle rappresentazioni astronomiche rappresentano una summa artistica dei saperi dell’epoca. L’aula non aveva funzioni religiose, ma verosimilmente costituiva la parte del complesso dedicata all’amministrazione civile.
19:00
Lo zodiaco invernale: dal Toro ai Gemelli celesti”
Verso Sud all’inizio delle serate di fine febbraio, in prossimità del meridiano, è ancora ben visibile e brillantissimo il cosiddetto Triangolo invernale, costituito da Sirio, Betelgeuse e Procione. Sirio nel Cane maggiore è il vertice meridionale della configurazione. È la stella più splendente fra i due emisferi celesti e anche la seconda, tra quelle visibili, più vicina al Sole, a 8 anni luce di distanza. Per gli antichi egizi era la rappresentazione della dea Sothis-Iside, e il suo sorgere ai primi di luglio segnava l’inizio del calendario annuale. Betelgeuse, “la spalla destra” di Orione, una supergigante rossa, sta mostrando un raro fenomeno, percepibile anche a occhio nudo. Da oltre venti anni il suo splendore è diminuito costantemente, rendendo la stella, seconda per luminosità dopo Rigel “il piede sinistro” del Cacciatore, una supergigante bianco-azzurra. Anche Procione nel Cane minore è una delle stelle più vicine al Sole, la quarta tra quelle visibili. Le tre costellazioni comprendono dieci stelle di prima e seconda magnitudine, rendendo quella regione la più ricca di oggetti brillanti. L’adiacente costellazione dei Gemelli completa il quadro del cielo invernale. Castore e Polluce sono ambedue stelle di prima magnitudine, costituendo per la loro prossimità angolare, circa 5°, la coppia di stelle brillanti più vicine fra loro. Tra Alhena e Tejath, le stelle dei piedi dei Gemelli, si verifica al 21 di giugno il solstizio d’Estate. Verso l’orizzonte Est, dalle 21, si osservano le costellazioni del Cancro e del Leone, che già anticipano il cielo della Primavera. Verso Nord si stagliano le costellazioni circumpolari, con l'Orsa Maggiore ancora bassa sull'orizzonte, e Cassiopea alta a nordest, i cui allineamenti stellari guidano al riconoscimento del Perseo, di Andromeda e Pegaso. Tra gli oggetti di “cielo profondo” sono osservabili gli ammassi aperti M36, M37, M38 in Auriga, M35 nei Gemelli, M45, le Pleiadi, nel Toro. Ben osservabile la nebulosa di Orione M42. In Ursa Major sono visibile M81 e M82, due galassie di mag. 8, appartenenti al cosiddetto Gruppo locale.
NOTA BENE: tutte le attività sono su prenotazione. Sopra i 12 anni è necessario essere muniti di Green Pass.
Per prenotare clicca qui Link identifier #identifier__186241-1prenotaunposto.it/museogeopaleontologico
COSTI: escursione alla barriera corallina fossile 6€, spettacolo al Planetario 6€, Serata Osservativa 6€. Combinazione di 2 attività 10€, combinazione delle 3 attività 12€ (riduzione del 50% fino a 12 anni; ingresso gratuito per bambini fino a 7 anni e persone con disabilità).
APPUNTAMENTI: L’appuntamento per l’escursione è presso la Piazza S. Nicola, al centro del paese, l’appuntamento per lo spettacolo al Planetario è in Via del Colle Pozzo 1
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Segreteria museo: 3355827864 (solo in caso di necessità)
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