Domenica 22 maggio alle ore 19:00, presso il di (), nell’ambito di , va in scena , trilogia sull’abitare ideata da -, con il contributo del , della , del ’ e . La compagnia di danza abruzzese, diretta da , darà vita a una performance introspettiva e contemporanea sulla bellezza della diversità.
racconta l’universalità delle espressioni emozionali e l’efficacia del linguaggio del corpo. Quattro performer appartenenti a culture diverse si confrontano sulla scena, scoprono le loro differenze e manifestano il proprio stupore attraverso i meccanismi dell’improvvisazione. La degli interpreti si muove alla ricerca di espressioni vitali, movimenti naturali e dialoghi che costruiscono una narrazione tra il reale, il grottesco e il trascendentale, riscoprendo gli spazi nascosti della mente.
«Si tratta di un progetto pensato e concepito in tanti anni - - e nasce dal desiderio di lavorare con dei danzatori di diverse etnie, considerando il mio grande amore per l'Africa. Lo spettacolo è inserito in una Trilogia sull'abitare, inteso anche come dimorare nel proprio corpo. È un approfondimento sul nostro essere e stare nel mondo che comincia proprio dall’epidermide: abitare la propria fisicità significa conoscere e approfondire quello che siamo. Non vuole essere un percorso guidato, non è un lavoro contro un luogo comune o sul razzismo, non ne voglio parlare perché per me è un fatto superato. Vorrei mettere a confronto tutti gli universali, ciò che appartiene a tutti gli esseri umani, i tratti comuni che caratterizzano qualsiasi etnia per arrivare a una contaminazione».
L’esistenza degli universali culturali è spiegabile, secondo molti antropologi, con le costanti fisiologiche che caratterizzano la specie umana: l’esistenza di due sessi, la debolezza fisica dei bambini o il bisogno di cibo. Le differenze fra i corpi vengono rappresentate attraverso la spontaneità dei danzatori che raccontano la loro storia dalla spensieratezza dell’infanzia fino alle consapevolezze dell’età adulta, ironizzando su alcuni stereotipi del pensiero occidentale. «Osservando il corpo - - scoprono di avere qualcosa in comune. Nella foto di scena tutti i performer sono seduti, mostrano il palmo della mano e la pianta dei piedi ed è possibile notare come queste parti del corpo siano uguali per tutti: la pianta del piede ha lo stesso colore, così come il palmo della mano e i denti. Quello è uno degli universali che abbiamo scoperto lavorando in scena».
La creazione si sviluppa alternando momenti di profonda drammaticità a momenti di ironia e la grande fisicità dei danzatori viene esaltata dalle coreografie, dall'uso della voce e dal suono del corpo, partitura essenziale della performance. La regia e le coreografie sono di e la collaborazione artistica è affidata agli interpreti , , . La musica originale di parte da suoni tradizionali per evolversi in una chiave totalmente elettronica, una “non musica”, un qualcosa che non può essere descritto e che inizia dalla contrazione del respiro, atto di nascita della vita stessa. L’aiuto alla drammaturgia è affidato ad , e è assistente alla coreografia. Le scene e costumi sono di , il disegno luci di e le foto di .
GRUPPO e-MOTION è una compagnia di danza contemporanea con sede a L’Aquila, finanziata dal . La Compagnia è sostenuta dalla Regione Abruzzo e dal Comune dell’Aquila. La ricerca del gesto e quella personale sono alla base degli spettacoli del GRUPPO e-MOTION, le cui performance sono viaggi poetici e introspettivi all’interno dell’essere umano e della società contemporanea.
Regia e coreografia
Aiuto alla drammaturgia
Assistente alla coreografia
Musica originale
Scene e costumi
Disegno luci
Foto
Interpreti e collaborazione artistica , , ,
Produzione: - con il contributo del - , della , del ’ e
Telefono: 331 2344833
: stampa.theatron@gmail.com