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Comune di Pomezia
piazza indipendenza, 1
40 - Pomezia (RM)
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Descrizione:
Il nome Pomezia deriva dal toponimo di un'antica città volsca o latina, Suessa Pometia, la cui posizione non è mai stata individuata. Il nome potrebbe anche riferirsi alla "città dei pomi" (frutti) e riconnesso all'immagine della dea romana Pomona, presente anche nello stemma del comune. I colori dello stemma, rosso e blu, riprendono il colore della terra su cui sorge (soprattutto tufo) e il colore del mare su cui si affaccia. Un decreto dell'allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha conferito al comune il 31 gennaio 2005 il titolo di città. Il comune di Pomezia è inserito nell'Agro Romano e si estende a sud di Roma, con ai lati la veduta dei Castelli romani e del Mar Tirreno, confinando per un largo tratto con la magnifica tenuta presidenziale di Castel Porziano. Sono rimaste poche vestigia del vecchio territorio di Pomezia originariamente composto da vaste zone boschive (sugheri, olmi e querce), dune con vegetazione mediterranea (ginestre, pungi-topo, rovi di more e fitta vegetazione di erbe) e zone paludose; tra quanto rimasto si segnalano la zona costiera delle dune tra Torvaianica e Villaggio Tognazzi e il bosco della sughereta vicino a Pomezia, proposto con qualche polemica come area protetta.[2] Le cause di questo cambiamento sono riconducibili essenzialmente all'opera di bonifica d'epoca fascista (per ciò che attiene alle zone paludose ed agricole), e una forte industrializzazione del territorio prolungatasi fino agli anni '90 grazie ai fondi per la Cassa del Mezzogiorno, nonché alla speculazione edilizia che ha devastato uno dei più bei litorali della provincia romana.